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Sede: Villa del balì, località San Martino – Saltara

Apertura:
luglio e agosto: domeniche e festivi
dalle ore 18.30 alle 23.00 (museo)
dalle ore 19.30 alle 22.00 (planetario)
dalle ore 21.15 alle 23.00 (osservatorio)
giorni feriali: su prenotazione

Informazioni:
Tel. 0721 892390
Tel. 0721896611
dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.00
prenotazioni@museodelbali.org
www.museodelbali.org

Il Museo e il Territorio

Il Museo del Balì dal 2004 ricopre un ruolo importante nelle Marche e nel resto del Centro Italia con le attività proposte alle scuole di ogni ordine e grado. La villa storica con il suo parco, sulle colline del Comune di Saltara, ospita uno science center (museo interattivo con 35 postazioni), un osservatorio astronomico e un planetario. Il museo rappresenta, quindi, un connubio tra l’identità storica del luogo (Vincenzo Negusanti, decano del Concilio di Trento, già nel ‘400 la utilizzava come osservatorio) e l’esigenza attuale, diffusa, di promozione e sensibilizzazione alla cultura scientifica. Seguendo la filosofia che caratterizza gli science centers e la didattica informale, il percorso conoscitivo del museo parte dai principi della percezione per indagare sulla natura della luce e, in un percorso strutturato, dopo aver proposto alcuni a concetti-chiave della meccanica e dell’ottica, conduce il visitatore verso l’astronomia e l’astrofisica.

Le attività che vengono proposte alle scuole, nel tentativo di offrire un supporto efficace, hanno il duplice obiettivo di stimolare gli studenti e valorizzare il lavoro degli insegnanti. Le attività proposte alle scuole vengono progettate e realizzate al fine di arricchire il piano dell’offerta formativa scientifica valorizzando le altre risorse culturali del territorio: pacchetti personalizzati di uno o più giorni danno vita a percorsi interdisciplinari con un filo conduttore che spazia dalla scienza alla storia, arte, archeologia e architettura senza trascurare le scienze ambientali.

L’Avventura della Scienza al Museo del Balì

Il laboratorio interattivo rappresenta uno strumento efficace per attivare o completare un percorso didattico, per scoprire cose nuove, per meglio osservare la realtà, per approfondire tematiche attraverso l’esperienza diretta e attiva. La ricca offerta del Museo del Balì spazia dall’astronomia all’ottica, dalla meccanica all’elettrostatica, dalla percezione al suono fino a proposte tematiche legate a eventi speciali.
L’esperienza diventa più memorabile attraverso la socializzazione, la condivisione e il divertimento. L’accoglienza e la relazione trasformano l’attività in esperienza piena che incide sull’aspetto emozionale, oltre che su quello cognitivo. La lettura a più livelli delle esperienze presentate permettono agli studenti di elaborare in modo autonomo i concetti e associarli direttamente al loro vissuto fino a farli diventare propri.

Per gli insegnanti, invece, la visita è un’occasione per vedere gli studenti da una diversa prospettiva e per conoscere quegli aspetti, a volte inaspettati, che non riescono a emergere nell’attività in classe: all’inizio dell’anno scolastico, infatti, molti insegnanti utilizzano le visite al museo nei progetti di accoglienza della propria scuola. L’educazione informale attraverso le attività di laboratorio del museo favorisce una modalità più libera ed esplorativa di apprendimento, non necessariamente più immediata, ma ottimo strumento per accrescere il bagaglio di esperienza degli allievi e per fornire spunti agli insegnanti nell’affrontare le tematiche curriculari in modo diverso.

Proposte a Tema: 2009, Anno dell’Astronomia

Un caso emblematico dell’azione di supporto, potenziamento e integrazione alle attività scolastiche è rappresentato dalle iniziative intraprese dal Museo del Balì per il 2009 (Anno dell’Astronomia) e incentrate sulla figura di Galileo Galilei. L’offerta su questo tema si compone di attività di diverso tipo rivolte alla scuola secondaria che permettono di tracciare un percorso conoscitivo che, a partire dalle principali scoperte astronomiche dello scienziato, si radica fortemente sul territorio. Un planetario tematico presenta alcune delle principali scoperte esposte nel Sidereus Nuncius, attività dimostrative inerenti l’ottica permettono di analizzare il funzionamento del cannocchiale utilizzato da Galileo e di confrontarlo con il telescopio presente al Museo del Balì. Queste attività, tra l’altro, forniscono lo spunto per considerazioni inerenti il ruolo dello sviluppo tecnologico nell’ambito della ricerca scientifica (tematica già presente nella mostra “Giuseppe Occhialini, uno scienziato alla scoperta dell’Universo invisibile”, Museo del Balì, 2007).

Di grande interesse è il legame tra Galileo e Guidobaldo del Monte. Insigne aristotelico, Conte di Mombaroccio (un paese a pochi chilometri dal Museo del Balì), legato al giovane Galileo da profonda stima e amicizia, Guidobaldo è un interlocutore fondamentale per il giovane Galileo per quanto riguarda i suoi studi sulle piccole oscillazioni del pendolo. La loro corrispondenza del 1602 incarna in modo molto esplicito la tensione fra la vecchia e la nuova scienza, mostrando le prime fasi di elaborazione del pensiero scientifico moderno. A partire dalla loro vicenda, il Museo propone ai ragazzi un’attività, nuova nei formati e negli intenti, incentrata sulla disputa scientifica, dove questi vengono attivamente chiamati a prendere coscienza di cosa significhi sostenere un’idea dal punto di vista scientifico e della necessità e del ruolo del dibattito. Nello specifico le attività proposte sono:

– Il cielo di Galileo (planetario tematico)
– L’osservatorio di Galileo
– L’ottica galileiana
– Il moto di Galileo
– Galileo e Guidobaldo: attualità delle due voci di una disputa storica.

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