museo-della-civilta-appenninica

Sede: Località Ca’ Sacchia – Borgo Pace

Apertura:
Prenotazione ai numeri:
Tel. 0722 89358
Cell. 349 7564641

Informazioni:
Tel. 0722 816048
comune.borgo-pace@provincia.ps.it

In uno dei fabbricati dell’insediamento rurale di Cà Sacchia, posto in una delle colline a ridosso del centro abitato di Borgo Pace, è stato allestita una raccolta di attrezzi e strumenti di lavoro del mondo agricolo, con particolare riferimento alla specificità del luogo ed alla civiltà dell’Appennino Umbro-tosco-marchigiano. Data la prevalenza dei boschi sulle superfici seminative, la raccolta riflette la diversa organizzazione rispetto ai poderi del fondovalle a partire da Sant’Angelo in Vado.

Quindi accanto ai tradizionali strumenti di lavoro dei boscaioli e carbonai (seghe, segoni, ascie, morse, basti dei muli, ecc.); dell’agricoltura povera della montagna (“viegola” o “viegolo”, piccoli vagli per il grano, giochi per il traino delle treggie e degli aratri, ecc), della vita domestica (pale per infornare, cesti, forme, strumenti per la lavorazione dei prodotti lattiero-caseari, ecc.) e della estrazione e lavorazione della pietra impiegata nelle costruzioni (sia per i manufatti di qualità ordinaria sia per le decorazioni architettoniche dei palazzi padronali delle ricche famiglie dell’intera alta Val Metauro) e nella produzione di oggetti da lavoro in arenaria (cote e ruote per affilare utensili da taglio, piccole macine per la lavorazione dei cereali per l’autoconsumo, le basi in pietra dette “bucaté” per il sostegno delle ceste in vimini dove avveniva il tradizionale lavaggio della biancheria con la cenere di legna, macine per i mulini).

L’intera zona è caratterizzata da insediamenti rurali costruiti interamente (murature e materiale di copertura) in pietra locale di arenaria, ancora in buone condizioni di conservazione; le caratteristiche architettoniche e costruttive di questi edifici risultano simili, se non addirittura identiche, con quelle degli edifici delle vallate corrispondenti delle zone di confine dell’Umbria, della Toscana e della Romagna, a testimonianza di un’identità culturale e territoriale risalente al Medioevo.

Una particolare attività caratteristica della montagna era la produzione e il commercio di blocchi di ghiaccio che avveniva grazie all’escavazione di ghiacciaie (buche a sezione tronco-conica rovesciata scavate nel terreno con pareti realizzate a secco con conci di arenaria lavorati e sagomati); a testimonianza di queste particolari costruzioni è possibile visitare un esempio, ancora ben conservato, in prossimità del Passo di Bocca Trabaria.

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