Città d’arte nel centro delle Marche

loreto

Senigallia, in provincia di Ancona, un tempo faceva parte del Ducato Urbinate come testimonia la maestosa rocca roveresca al cui interno è ancora possibile visitare una torre di avvistamento romana. Da vedere il Palazzetto Baviera, il convento di Santa Maria delle Grazie e il Palazzo Mastai Ferretti, con il Museo dedicato a Papa Pio IX che nacque proprio in questa città.

Ancona, capoluogo delle Marche, fu fondata dai Siracusani nel IV sec. a.C. Centro di attività commerciali, turistiche e militari, ha sempre legato la sua esistenza al porto, secondo per importanza nel Mare Adriatico solo a Venezia. Vi si può ammirare un dei più bei monumenti romanici d’Italia centrale, la Cattedrale di S.Ciriaco e alcuni pregevoli edifici quali la Loggia dei Mercanti, la Chiesa di S.Francesco, la Pinacoteca Civica, segni dell’importanza storico culturale rivestita dalla città dorica soprattutto tra il ‘400 e il ‘500.

A pochi chilometri da Ancona, troviamo Loreto, con il più grande Santuario mariano d’Italia, visitato da milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. La città è legata alla Santa Casa di Nazareth che la leggenda vuole portata in volo dagli angeli, per salvarla dall’invasione della Palestina da parte dei Maomettiani nel 1294. Nel santuario hanno lavorato tra i più grandi artisti del ‘400 e ‘500: Melozzo da Forlì, Luca Signorelli, Bramante, Sansovino e Lorenzo Lotto. Da visitare il Museo Pinacoteca della Santa Casa, con opere di grande valore e il Museo delle Armi Antiche.

Poco distante c’è Recanati, il “borgo che vive nel culto di uno fra i maggiori poeti italiani, Giacomo Leopardi e che invita a un itinerario fra i luoghi a lui cari; la piazza e il monumento a lui dedicati, le memorie conservate nel Palazzo Comunale (con il Museo Beniamino Gigli), la sezione leopardiana della Biblioteca Benedettucci, l’arena da gioco ai piedi delle mura dove il poeta compose l’ode “Ad un vincitor nel gioco del pallone” il campanile della chiesa di Sant’Agostino che è la famosa Torre del passero solitario, l’oratorio dei Nobili annesso alla chiesa di San Vito dove Leopardi giovinetto discorreva di religione. Ma soprattutto i suoi più vivi ricordi sono attorno alla silenziosa piazza del Sabato del Villaggio con il Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, e l’attiguo Centro Nazionale di Studi Leopardiani, con la chiesa di Santa Maria di Monte Morello, dove fu battezzato, e l’umile caso di Silvia, la figlia del cocchiere, cantata in un famosissimo idillio. L’itinerario si conclude salendo il Colle dell’Infinito dove è scolpito il primo verso celebre canto: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”.

Meritano una visita le località di Osimo, l’Ausimum dei Romani, ricca di vestige antiche quali le tredici statue romane di epoca imperiale conservate nel Palazzo Comunale, il Duomo e il Santuario dedicato a San Giuseppe da Copertino, metà di numerosi pellegrinaggi.

Offaggia, che è dominata dalla scenografica Rocca, a pianta quadrata con torri ed un imponente mastio.

Corinaldo, che vanta una cinta muraria tra le più spettacolari della regione e un centro storico di rilevante valore ambientale. Le mura, costruite parte nel 1366 e parte nel 1489/90, sono ancora munite di porte, torri di difesa e bastioni. E’ possibile vederne l’intero sviluppo, di 912 m, seguendola circonvallazione e ripercorrendo tratti dell’antico cammino di ronda. Da visitare il settecentesco Santuario di S.Maria Goretti e la chiesa dell’Addolorata che racchiude la cripta (1947) dedicata alla giovane martire.

Sassoferrato trae origine dalla romana Sentinum, di cui sono rimasti resti di edifici, strade selciate e mura. Si compone di due nuclei, il moderno “Borgo” e, alto sul colle, il Castello, dominato dai resti della Rocca, costruita nel 1368 dal cardinale Egidio Albornoz, legato pontificio.
Nell’antico nucleo, ricco di monumenti, museo, opere d’arte, sono da visitare la chiesa di S.Francesco, il Palazzo Montanari, il Palazzo dei Priori e il quattrocentesco Palazzo Oliva che ospita la Biblioteca Comunale, ricca di oltre 10,000 volumi, antichi incunaboli, cinquecentine e manoscritti.

Nell’entroterra di Ancona si apre la valle dell’Esino, dominata da Jesi. L’Aesis romana, che diede i natali a Ferico II di Svevia e al musicista G.Battista Pergolesi, possiede una pregevole Pinacoteca dove si può ammirare uno dei capolavori di Lorenzo Lotto, la Pala di S.Lucia. La città è circondata da antiche mura, il cui tracciato è sostanzialmente integro. Quartieri medioevali,palazzi gentilizi e splendide chiese caratterizzano un centro storico armonioso e ben conservato. Qui Francesco di Giorgio Martini edificò quel grande monumento civile che è il Palazzo della Signoria.

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