Storia
Si narra che nel 207 a.C, le truppe di Asdrubale, ebbre dalla grande quantità di vino consumato, vennero distrutte nella grande battaglia del Metauro dai romani guidati da Claudio Nerone. Fatto sta che al giorno d’oggi il Bianchello del Metauro, nominato anche in molti libri nel Pesarese, sta vivendo una felice stagione grazie agli ottimi abbinamenti con i piatti a base ittica.

Caratteristiche
Il Bianchello del Metauro è uno dei prodotti tipici delle Marche. Vino dall’aspetto brillante, di colore giallo paglierino con riflessi verdi; al naso ha sentori di pesca e fiori di biancospino; al sapore è secco, sapido con note di mandorla e spiccata acidità. E’ un vino che può reggere un moderato affinamento di morbidezza e armonia.
Il Bianchello del Metauro è ottenuto da uve provenienti da vitigno Biancame e possono concorrere per un massimo del 5% anche uve della Malvasia Toscana ed è prodotto in tutta la provincia di Pesaro e Urbino, specialmente nelle zone del bacino del fiume Metauro, da Fossombrone fino a Fano.

Degustazione
Vino da degustare entro l’anno di produzione, si abbina con antipasti di pesce non salati, piatti di pesce come risotti, paste fatte a mano con molluschi, preparati di cozze o vongole in sautè e pesce al forno in arrosto segreto.