monte-carpegna

Il monte Carpegna è un massiccio montuoso sito nell’Appennino centrale, posto in senso longitudinale nordovest-sudest ai confini tra le regioni di Marche e Toscana, nella zona del Montefeltro. Si trova in provincia di Pesaro e Urbino per la gran parte del suo territorio.
Il massiccio del monte Carpegna comprende anche le vette di San Leo, San Marino, Villagrande, Sasso Simone e Simoncello e altri rilievi minori del Montefeltro. La cima più alta è rappresentata dall’omonimo monte e raggiunge i 1415 metri sopra il livello del mare.
Alle pendici meridionali si stende l’abitato di Carpegna (748 metri s.l.m.), mentre a est, incastrata in uno dei suoi contrafforti, si trova l’abitato di Villagrande, comune di Montecopiolo. A nord si stende il piccolo comune di Maiolo, (550 metri s.l.m.) e nord ovest è adagiato il comune di Pennabilli. Il monte Carpegna è compreso nel territorio del Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello.
La natura geologica prevalentemente calcarea è evidenziata dal candore delle rocce affioranti lungo i fianchi della montagna i cui composti calcareo-marnosi disegnano delle trame visibili a notevoli distanze, nella parte sommitale del versante settentrionale e, soprattutto in quella meridionale. È possibile scorgere la bianchissima trama calcarea della scoscesa Ripa dei Salti fin dalle coste adriatiche, soprattutto nelle giornate terse.

Flora
Un bosco lussureggiante ricopre le pendici del Monte Carpegna. Sono prevalenti i faggi, le querce, i cerri, i carpini, gli aceri, i frassini, i sorbi, gli agrifogli, vegetazione tipica dell’Appennino centrale. Soltanto nelle pendici meridionali è presente un bosco di conifere, prevalentemente pino nero d’Austria e abete. Quest’ultimo è il frutto di un rimboschimento effettuato durante i primi del Novecento. Questo tipo di albero ha permesso di ripristinare l’humus di un terreno eccessivamente dilavato che costituiva un grave pericolo di frane per l’abitato di Carpegna. Oggi, la vegetazione spontanea sta lentamente sostituendo la pineta. Tra le specie erbacee, ricordiamo le più diffuse: anemoni trifogliati, fiordalisi montani, gigli rossi, gigli martagoni e numerose specie di orchidee.

Fauna
La fauna è composta da rapaci notturni e diurni coma la civetta, il barbagianni, il gufo reale, l’allocco, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino e l’aquila. Tra i mammiferi è possibile incontrare volpi, caprioli, daini, cinghiali, tassi e istrici.

Sport

Sulla vetta del monte Carpegna si trovano moderni impianti sportivi per attività invernali, sci e snowboard. Nell’estate del 2007 è stata inaugurata una nuova seggiovia a tre posti per rendere più veloce e comodo il trasporto degli sciatori alla partenza delle piste da discesa. Si segnala anche la presenza di un impianto di innevamento artificiale permanente. Dalla base delle piste è possibile visitare l’antico Eremo della Beata Vergine del Faggio. Nelle altre stagioni è possibile praticare delle passeggiate lungo i numerosi sentieri segnalati, ben tenuti dalla Guardia forestale.

Un gruppo di giovani carpegnoli organizza dei voli in parapendio, prevalentemente in estate. La base di partenza è il dirupo del Trabocchino, a metà strada tra la cima del monte e la base degli impianti di risalita.
I sentieri e le stradine di montagna rappresentano percorsi ideali per podisti ben allenati, ma anche per gli amanti della bici da corsa o mountain bike. La salita al Cippo della Carpegna è stato reso celebre da Marco Pantani, che usava questa ripida salita come test in allenamento, sostenendo che fosse più utile delle grandi salite come il Mortirolo o l’Alpe d’Huez per preparare le grandi corse a tappe.

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