palio-conti-oliva-piandimeleto

Luogo:
P.zza Conti Oliva e vie circostanti – Piandimeleto (PU)

Data:
25/26 Luglio 2009

Informazioni:
Tel. 0722 721743 – Fax 0722/721835
informazioni@paliocontioliva.it
www.paliocontioliva.it

Nel Borgo Medievale di Piandimeleto la nobile famiglia degli Oliva (XIV- XV secolo d.C) era solita festeggiare i gloriosi cavalieri al ritorno da valorose battaglie con sontuosi banchetti, spettacoli di saltimbanchi e gare di abilità tra gli arcieri, i quali, dinnanzi al loro Signore si contendevano con fierezza l’ambitissimo Palio.

Ogni anno si rievocano tali avvenimenti e al calar del sole le vie si popolano di maestri, artigiani, mercanti, musici, artisti e commedianti……

Un po’ di Storia
I primi Oliva di cui si ha certezza storica furono i fratelli Sforza; Bisaccione ed Ugolino signori nel 1234 di Antico e Piagnano ed altri castelli. Conti per investitura imperiale, Ghibellini e ribelli al Papa nei territori del Papa.

La corte
Solo nel 1377, la concessione del Vicariato apostolico ad opera di Gregorio XI, diede forma legale alla Signoria degli Oliva che acquisì, tra gli altri il Castello di Piandimeleto, destinato a divenire il cuore di questa piccola Corte.

Quella degli Oliva fu una famiglia di valorosi soldati impegnati nell’esercizio stabile delle armi e di coraggiose fedeltà ai Malatesta. Alla fine del ‘400, nel periodo di massimo splendore, la Signoria comprendeva i Castelli di Campo, Piandimeleto, Pirlo Piagnano, Pietracavola, Lupaiolo, Monastero, San Sisto, Petrella Guidi e Antico.

Stemmi e Guardie
Gli Oliva furono Capitani d’Arme, Governatori per la Repubblica di Siena, Capitani del Popolo di Firenze e Luogotenenti di Sansepolcro. Tra tutti, Carlo I fu forse, il personaggio più significativo della famiglia: uomo di lettere ed arti, poeta egli stesso, leale e valoroso soldato, amico di Lorenzo De’ Medici e Federico da Montefeltro. Egli seppe ben amministrate virtù e fortuna, anche investendo cospicue somme di denaro nella riedificazione del Palazzo di Piandimeleto, nella costruzione del Mausoleo di Montefiorentino e nella Chiesa di Sant’Agostino.

Il Castello

Questi uomini cresciuti alla guerra, cavalieri senza macchia e senza paura, al ritorno da valorose battaglie eran festeggiati con sontuosi banchetti, spettacoli di saltimbanchi e gare di abilità tra gli arcieri, i quali, dinnanzi al loro Signore, si contendevano con fierezza l’ambitissimo Palio.

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