Frontone

Comunemente denominata la Svizzera delle Marche per il suo clima salubre e per le sue temperature miti, Frontone è posta ad un’altitudine di 450 m s.l.m. e conta circa 1320 abitanti. Situato tra gli antichissimi centri di Cagli, Luceoli, Gubbio, Sentino e Suasa, sotto il Monte Catria, il territorio del Comune di Frontone è stato abitato fin dai tempi più remoti; Umbri, Galli, Romani, Longobardi e Franchi si susseguirono nel corso dei secoli e degli ultimi tre popoli si hanno testimonianze indiscusse del loro insediamento nel territorio di Frontone.

I primi documenti che parlano del Castello e della Comunità civile di Frontone risalgono all’undicesimo secolo e la sua storia è legata a quella delle signorie di Cagli, Gubbio e Urbino. Nel 1530 il Castello ed il territorio di Frontone divenne contea del Ducato di Urbino, dono di Francesco Maria Della Rovere al nobile Gianmaria Della Porta e tale rimase fino alla abolizione delle giurisdizioni feudali per effetto dell’annessione al Regno d’Italia napoleonico (1808) abolizione poi rinnovata da Papa Pio VII (1816).

Il Castello, possente costruzione arroccata sulla cima di un ripido colle, testimonia ancora un passato ricco di storia e nobiltà.
Il clima rispecchia le particolari varietà geografiche del territorio: le fresche vallate, le verdi colline e le vette dei Monte Catria (m. 1702) e Acuto (m. 1668), entrambi percorsi da agevoli sentieri che invitano a passeggiate ed escursioni.

La natura, rigogliosa e incontaminata, così conservata dalla sapiente opera degli uomini che hanno abitato e abitano questi luoghi, è una delle principali caratteristiche che fanno di Frontone il luogo ideale per una vacanza veramente a contatto con la natura. In autunno, in mezzo ai colori che ancora indugiano, vivaci, nei prati e nei colli, è possibile godere il beneficio di giornate di sole, a 600 metri sul livello del mare.

In inverno si può riscoprire il fascino di un ambiente apparentemente appisolato sotto una spessa coltre di neve che sempre cade abbondante sul Catria e sulle sue pendici, fin giù il paese. In primavera è possibile raggiungere, attraverso i numerosi sentieri e le mulattiere che lo percorrono, le vette del Catria e dell’Acuto, riscoprendo le nascoste preziosità del sottobosco (funghi, fragole, more, tartufi), le infinite sorprese di una natura che si risveglia, le veloci fughe dei daini e dei caprioli e, se particolarmente fortunati, il maestoso e regale volteggiare dell’aquila.

In estate il clima fresco delle vallate, lo spazio degli ampi pianori fino ai 1700 metri del Monte Catria, le eccellenti strutture sportive (campi da tennis, calcetto, piscina ecc.), la salutare tranquillità che mai scade nella noia, garantiscono la piena soddisfazione anche del villeggiante più esigente. Il tutto accompagnato dai gustosi e genuini piatti che i ristoranti e le trattorie frontonesi sanno ancora preparare, come la saporita crescia con prosciutto nostrano, le gialle tagliatelle, un bel polentone alla carbonara, per non parlare dei ricchi arrosti al forno.

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